Nicola era di Paese (Treviso), con una brillante carriera davanti a sé. Plurilaureato in Finanza e con un master in Econometrics and Finance presso l’Università Ca’ Foscari, aveva tutte le carte in regola perché la sua vita potesse decollare.
Ma Nicola non ha avuto tempo. A 25 anni, appena finiti gli studi e da poco trovato lavoro presso un gruppo bancario di primaria importanza, gli fu diagnosticato un linfoma non-Hodgkin, che costrinse Nicola a mettere da parte i suoi sogni. Ha affrontato la malattia e le cure con estremo coraggio ed una grandissima umanità, tenendo sempre viva in lui e nei familiari vicini la convinzione che quel “mostro” potesse essere sconfitto. Nicola, infatti, ce la fatta e dopo un anno e mezzo di cure, è stato dichiarato guarito.
La sua volontà d’animo non era mai venuta meno e, finite le cure, aveva ripreso a lavorare in una primaria società di consulenza, ma con lui il destino è stato beffardo. Ricoverato in ospedale per quella che sembrava fosse un’influenza intestinale, gli fu diagnosticato una malattia rara, la sindrome di attivazione macrofagica, a cui Nicola non è riuscito a reagire e nel giro di poche settimane non gli ha lasciato scampo.
Il suo inno alla vita
il mio credo“Credo in una sola vita, gioiosa e generosa, creatrice di gioie e dolori, di tutte le virtù e vizi.Credo in un solo modo di vivere, sempre vigile, pronto a cogliere l’attimo, nato dalla voglia di donare prima di ricevere.
Gioia da gioie, sfida da sfide, emozioni da emozioni.
Vere emozioni generose della stessa sostanza delle persone che le evocano, per le quali si è grati o con giudizio ponderate.
Per me voglio solo il meglio e dono il meglio di me stesso. Cerco costantemente di migliorarmi, migliorare l’ambiente circostante e la vita degli altri.
Si deve lavorare sempre e solo a regola d’arte; nelle difficoltà e nelle sconfitte non ci si abbatte; ci si pone obiettivi raggiungibili accettando la sfida e raggiunti gli uni ne arriveranno altri.
Credo nell’amicizia e nell’amore che sono sostanzialmente la felicità della vita.
La lealtà e l’empatia muovono armoniosamente le gesta del mio operato in comunità e in famiglia.
Credo nella tranquillità che deriva da azioni mediate scaturite da pensieri fiduciosi nel futuro e solidi in coerenza.
Professo una sola regola: amare il prossimo come me stesso. E aspetto perché il meglio deve ancora venire.” (Niko)